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domenica 4 ottobre 2009

Tutta Lon... ehm Birmingham minuto per minuto (o quasi) - 3

Stessa sessione di scrittura, ma due post diversi, per rispettare il ritmo di un post per giorno.
Questo e' il primo, e decisamente il piu' pregno.
Trasferta a Birmingham per - ebbene si' - gli All Time Low supportati dai The Audience.

Non vi prendo per il culo se vi dico che Birmingham e' una citta' affascinante.
Se c'e' qualcosa che Londra non riflette a pieno, anzi non riflette nell'immediato, e' l'atmosfera alla film di Guy Ritchie, o comunque da film da working class inglese. Ecco, Birmingham e' una tipica working class city, e per questo con alto tasso di immigrazione, in proporzione non credo troppo dissimile da Londra.
Arrivati a Birmingham Central, ci colpisce subito il rossiccio onnipresente del mattone della zona industriale. Fuori dalla stazione le strade vuote, una sensazione di citta' sporca e... gabbiani??? Cazzo, ma a Birmingham non c'e' il mare! Eravamo nei docks senza mare di Birmingham. I colori del nostro ostello varopinto e persino in fase di reimbiancatura ci rinvigoriscono non poco, ma subito dopo siamo di nuovo in strada, verso il mercato e il centro commerciale.
Cazzo, il mercato! Qui non e' Camden, dove la fama della zona e il suo tipico folklore creano un filtro con quello che di 'vero' c'e'. Nessuno fa pubblicita' a Birmingham, e allora le facce che vedi dietro le bancarelle ti sembrano piu' finte, meno ovvie, perche non te le aspettavi, perche' non c'era niente da aspettarsi. E invece ecco qui tutte 'ste facce che sembrano segnate da tante battaglie, fisiche ma non solo, e che si', ti intimoriscono, anche perche' su di loro l'accento inglese suona piu' duro. E quindi a me gli strip club e gli snooker pub di Birmingham, dove questa gente si butta nel weekend, hanno avuto lo stesso significato del Big Ben o di Westminster Abbey. Lo devono avere.
Strana citta' multilivello, su e giu' come San Francisco, con il municipio situato su una collina nel centro citta' e una specie di Carnaby Street meno Londinese e un po' piu' 'media' in stile nordeuropeo che porta al centro commerciale, che a sua volta fa da spartiacque tra il centro e la zona industriale. Due zone diverse, ma la citta' e' la stessa, anche se davvero non sembra. E il centro commerciale che praticamente si trova 'sopra' il mercato. Sembra la fase embrionale di uno sviluppo della citta' in stile Nathan Never.

Serata all'O2 club di Birmingham, nuovo di pacca, tre settimane di vita. Arriviamo a cancelli aperti, ma un veloce passaggio preliminare gia' ci aveva fatto presagire l'eta' media: 14 anni e non pochi genitori a fare da accompagnatori. Posto decisamente figo, capienza stile Rolling, ma un'atmosfera da Irish pub (perlomeno nella sala 1), che fa salire di tono l'atmosfera. Una galleria a ferro di cavallo sovrasta la platea. Un sacco di gente.
Gruppo di spalla: The Audience from Chicago. Power pop punk senza troppe pretese che e' notevolmente peggiorato dai tentativi di un cantare tecnico del frontman, che sfocia in pseudogorgheggi spesso fuori tonalita' e a volte pure fuori tempo. Il tipo ogni tanto sembrava un po' distratto. Troppo disattento perche' troppo preso, forse. A volte e' figo e divertente, qui no. Irritante. Alla quarta canzone pensavo "Chicago. Alkaline Trio, Lawrence Arms, The Audience. Trova l'intruso". Ammetto di essermi zompato un po' lo show causa diverse pause cesso e sigarette, a volte un po' forzate. Ma non mi sono perso il momento clou: ultimo pezzo, il cantante e' esagitato, vai che ti risollevi, vai dacci dentro... Ehi!! Dov'e' finito? E' sparito! Non si sente piu'! Il chitarrista abbozza un tentativo di sostituzione alla voce, poi si ferma tutto... Ah, ecco! Si e' sfracellato sul palco!! Giustizia divina! (occhio a Youtube per eventuali prese dirette).
Eh si' un momento da ricordare, e per un attimo ho pensato a un' eventuale reazione di un'audience italiana irriverente, goliardica e magari un po' calciofila. Ecco le opzioni:
1. "Sceeeemo, sceeeemo"
2. "Parappara' parappara' parapparappappa' figur de meeerda..."
3. (caso estremo) "Devi mooorire! Devi moooorire!"
Si' sono un po' cattivo, ma ero ubriaco e quindi ecco i pensieri del momento. Il cantante si risolleva zoppicante e finisce il pezzo, osannato dalla gente. Noi un po' lo spernacchiamo, ma in fondo siamo contenti.
Ma veniamo agli All Time Low. Allora, il discorso e' questo: bella esecuzione, precisi, volumi in linea di massima ok (chitarre forse un pelino basse), e presenza scenica quanto basta, ma dannazione, niente da fare. Trooppo catchy, trooppo grattaculo, canzoni che alla lunga suonano piatte e si', stancano. Tanti coretti e clap-clap preconfezionati. Animatori secondo sceneggiatura.
Consci della loro figosita' e quindi un po' menosetti (per approfondimenti su figosita' e attitudine alla musica v. 'Hardcore melodico e il destino del rock' postato da Fede), con conseguente pioggia di reggiseni sul palco. Quale migliore appendiabiti del microfono del chitarrista. Ma cazzo, chi sei, Steven Tyler? Ma fai un po' il cazzone, ma mettitene su uno, no? Al massimo mettitelo in testa chesso' stile Gigi la Trottola.
Va be' da qui, la conseguente riflessione: qual e' il confine tra band e boyband? E' giusto che esista farsi una domanda del genere per una band che pretende di suonare punk? Dov'e' il punk con un audience che invece di fare casino fa solo video? Video killed the pogo stars. Ho solo una cosa da dire, spero che generi discussioni, approfondimenti e contestazioni: mi sta sul cazzo che la parola punk sia accostata a gruppi come questi. Non so cosa voglio dire punk, ma so cosa non vuol dire. Sara' un discorso trito e ritrito. ma non ce la faccio. Fate la cazzo di musica che volete, ma non permettetevi di usare quella parola. Nessuno la deve accostare a un gruppo come gli all time low. Dove sono l'autodistruzione, la disillusione, l'ironia, la goliardia nichilsta o il sarcasmo sociopolitico, la rabbia? Quella parola non la meritate, quella parola e' per i perdenti e per i sognatori. Fanculo.

'bye.

Matt

1 commento:

fede ha detto...

..poi non dire che non te l'avevo detto (che gli all time low sono pessimi intendo)
in compenso gran post, mi hai fatto pure venir voglia di vedere Birmingham..
e anche i the audition, se il cantante regala queste perle.

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