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giovedì 8 ottobre 2009

Konzert! Konzert!

L'altra sera sono andato all'unico centro sociale che ho trovato per ora nella mia nuova città, e che si trova praticamente dietro casa mia (ecco il link, se ci capite qualcosa), a vedere un concerto fico:

After the Fall + Antillectual + Landmines

Ok, questo non è un live report, non mi va di fare un live report per almeno 2 motivi:
1) A scrivere i live report mi rompo le palle. Ok, ne ho fatto qualcuno in vita mia, ma era più che altro perché mi andava di raccontare l'esperienza, piuttosto che il live in sé.
2) A leggere i live report mi rompo le palle. O almeno a leggere il 90% di quelli che si beccano in giro. Ho notato che sostanzialmente si dividono in due tipi: quelli in cui l'autore è un megafan del gruppo recensito e manca poco che si faccia anche una sega sotto al palco, e quelli scritti con la stessa enfasi dei compiti a casa. Leggo sovente i live report dei concerti a cui sono stato e mi rendo conto che il punto non viene colto quasi mai. E dato che il punto è soggettivo, se al concerto non ci sei stato tanto vale leggerti la scaletta e aspettare la prossima volta.
In compenso mi piacciono i live report alternativi, quelli in cui l'autore racconta una storia o utilizza quello che ha visto coem spunto per una riflessione più ampia (vedi il post di Matt di qualche giorno fa). Il problema è che non è che lo scrivono di fianco al titolo, che un live report è alternativo. E quindi, per leggermi un 10% di storie decenti, mi sorbisco un 90% di due palle così. Ma vabbé.
Detto questo, il mio intento è di parlarvi un po' di queste band, perché penso che dovreste dare loro un ascolto.

Gli After The Fall hanno un nome fottutamente cool. Già mi immagino il poseraccio di turno che li nomina tra i suoi gruppi preferiti per far colpo sulla scene queen di turno. C'è un'intea subcultura di band che hanno un nome che suona fottutamente cool, e alcune di loro grazie a ciò diventano pure famose. Gli After The Fall suonano un hardcore abbastanza melodico, ma come lo si fa ai giorni nostri, ovvero un po' meno melodico di come lo si faceva negli anni '90. Ho visto solo poche canzoni perché sono arrivato tardi, ma ho apprezzato tutto, compresa una cover di Coffee Mug dei Descendents. Poi ho scambiato quattro chiacchiere con il cantante-chitarrista, Mike. E' un megaciccione con la pancia rivolta verso il basso che sembra un guscio di lumaca. Viene da New York. Ha la faccia strasimpatica, e quando canta urla come un bastardo, ma lo fa con quell'espressione sorniona di chi sta raccontando una barzelletta. Tiene la chitarra più alta della media dei chitarristi del suo genere.

Degli Antillectual avevo già sentito il nome parecchie volte, ma non li avevo mai cagati più di tanto. E facevo male, perché dal vivo redono parecchio: vanno veloci come delle merde e poi a un certo punto ci piazzano l'arpeggino, il palm muting lento, lo stacco pop-punk con i cori a 3 voci, la melodia aperta. Ok, niente che rivoluzionerà la musica, ma limitatamente al genere qualche idea nuova ce la mettono anche. Personalmente ci ho trovato un po' di Belvedere/This Is A Standoff e anche qualcosa dei Chillerton per come infilano gli arpeggi in alcune parti, anche se questi ultimi sono molto più arroganti. Il classico gruppo che avrebbe avuto una storia diversa se fosse venuto su in Usa invece che in Olanda. Non fraintendetemi, l'attitudine pare molto diy, ma musicalmente non mancherebbero di niente per piacere a un pubblico più vasto.

I Landmines vengono dalla città natale degli Strike Anywhere, degli Avail, degli Smoke Or Fire, in Virginia. E un po' si sente, in effetti. Sarebbe interessante capire dove sta la correlazione tra origini comuni e stile musicale simile. Imitazione? Omogeneità degli stimoli? Qualità dell'acqua? In ogni caso, si torna sull'hardcore tirato dove la melodia non sta necessariamente nelle parti vocali ma è comunque presente in ogni canzone, assieme a qualche gang vocal e a qualche breakdown come la nuova scuola vuole. Il bassista sembra il cattivo di Robocop un po' più giovane, sputa che è un piacere, mi regala anche un'emozione quando per fare il figo scaracchia sul tubo dell'aria condizionata sopra di lui e dopo tipo 2 minuti il moccio gli ricade in testa. Il cantante ha una gran bella voce.
Ho anche comprato il loro disco:



















Altre informazioni degne di nota riguardanti la serata:
- mi sono innamorato. Sul serio, non sto sherzando. In quello pseudo-centro sociale ci lavora una delle ragazze più belle che abbia mai visto. Ci devo tornare.
- per la cronaca, nel momento di massimo affollamento davanti al palco saremmo stati in 25 persone. ok, era lunedì.. però che tristezza.
non so se sia consolatorio o deprimente scoprire che è uguale da tutte le parti: suona bene e fai spettacolo quanto vuoi, tanto a vederti verranno solo quei 4 stronzi.

Best,
fede

3 commenti:

Spurk ha detto...

Fede! Mo me li sento sti gruppi..
Parlando di cose serie.. Vogliamo la foto della ragazza! Auguri e figli mascoli.. e crucchi. :))

Anonimo ha detto...

gli antillectual in realtà non sono poi così sconosciuti, hanno fatto 2 e 3 pure da noi, il disco, Testimony, è uscito per l'italiana No Reason, e se non sbaglio hanno fatto qualche tour pure in usa, a me non fanno impazzire, ma dal vivo sono meglio che su disco, e secondo me si stanno guadagnando molto

fede ha detto...

sapevo del disco su No Reason, che in effetti sta lavorando parecchio con l'hc melodico in Europa. diciamo che era colpa mia che non me li ero mai cagati :)
e comunque si, dal vivo sono meglio che su disco, le canzoni sullo space sono molto piu' piatte.
le foto della tipa al piu' presto..

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