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lunedì 26 ottobre 2009

Rocky, where art thou?



Una banale scusa per capire quanto sono incamato a incorporare i video si trasforma in un'opportunità per voi di conoscere - se non lo conscete già - uno dei migliori cantautori dei nostri tempi, per Spurk di sentirsi ancora più frustrato di non essere un folksinger, per Matt di imparare una canzone da sfoderare nei momenti di vuoto alle prove, e per me di esprimere la mancanza del vecchio Rocky, il cui ultimo disco risale ormai a due annetti e mezzo fa, e che non mi risulta sia mai passato in Europa, ma che mi piacerebbe molto sentire dal vivo, se non altro per l'interessante quantità di gnocca che come si evince dal video accorre numerosa alle sue esibizioni e che, frustrata dal non poter ottenere nulla da lui, si concederà in massa al sottoscritto che per l'occasione si sarà portato dietro l'acustica e che sarà pronto a sfoderare tutta l'abilità di liricista dimostrata, tra le altre cose, dall'aver appena scritto uno dei periodi più lunghi della storia della lingua italiana.

Best,
fede

2 commenti:

Spurk ha detto...

"Spurk di sentirsi ancora più frustrato di non essere un folksinger"
Ci hai azzaccato fratello! :)

Matt ha detto...

Grande prova di scrittura, Maffi sarebbe fiero di te. Ovviamente non se ce lo immaginiamo in modalità Hemingway che sparge il verbo: "La letteratura è architettura e il barocco è finito". In questi termini il tuo post è un edificio di Escher: il buon poser direbbe post-barocco.

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