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sabato 7 novembre 2009

Puliamo il mondo

Quando si esce per una serata che ha ottime probabilità di sfociare in una sbronza molesta è sempre bene lasciare acceso il pc a casa, il che da una parte fa sentire in colpa per l'impatto energetico, ma dall'altra permette di non farsi scoraggiare dalla sequela sfibrante di operazioni quali accendi il pc, aspetta che si carichi il tutto, vai su momentiibridi, entra con il tuo account ecc. ecc. - cosa che spesso mi scoraggia quando sono sobrio, figuriamoci da sbronzo.
Talmente sbronzo che oso sfidare il post del suy, con un intervento ignorante e assolutamente fine a se stesso (rigorosamente senza accento, se no c'è chi mi cazzia). Pensavo infatti stasera che non ho ancora postato nulla che abbia a che fare con il vintage videoludico che mi sta tanto a cuore.
E dato che tra una media e l'altra per qualche motivo strano mi rimbombavano nella testa onomatopee da picchiaduro a scorrimento, ecco che canto le dovute lodi a un videogame che ha fatto impazzire di gioia coloro che reputano il crimine una piaga da debellare a suon di sganassoni: ebbene sì, parlo del mitico Streets of Rage II (nell'originale japponese Bare Knuckle II, che rende ancora di più l'idea), targato CapCom. Dico solo una cosa: CapCom = Street Fighter, Resident Evil, Devil May Cry ecc. Gente coi controcazzi.
Con una scusa puerile (il vostro socio del primo episodio Adam è stato rapito dal genio del crimine nonchè vostra nemesi Mr. X) vi ritroverete a menare schiaffoni a destra e a manca per le strade della Città, con un grado di soddisfazione elevatissimo. Tante mosse, tante combo, tante armi: ben 4 personaggi smargiassi tra cui scegliere per una combinazione di tecnica, giocabilità e longevità mai vista prima per una console a 16-bit (SoR II era un'esclusiva per Mega Drive - o Genesis che dir si voglia).
L'imperativo per tutti voi perdigiorno è quello di scaricarsi un bell'emulatore tipo WGens + rom di SoR II, magari dotarsi di un buon joypad e iniziare a menare le mani in allegria. Vi garantisco che il livello di soddisfazione provato sarà moooolto alto. Ecco un sample, il primo livello con protagonista il tamarro Axel:




Per quanto mi riguarda, gli effetti sonori da sganassoni, seppur grezzi, rimangono ancora tra i migliori mai sentiti in un picchiaduro a scorrimento. Peccato che la tecnologia non permettesse ancora l'inserimento di una colonna sonora degna di nota. Ma non importa perchè, avvicinandoci a ciò che ci è caro, va rilevato un particolare punto di merito della serie, cioè che i punk si beccano sempre un sacco di schiaffoni: sono quindi valorizzati nel loro storico ruolo naturale di nerd/outsider. Quando la qualità videoludica incontra l'obiettività socio-storico-antropologica...

'bye

Matt

P.S. Per i depravati tipo me è sempre bene scegliere Blaze e mettere in pausa durante un calcio volante per dare una sbirciatina alle mutandine... arf arf! Le chicche da giapponesi non deludono mai.
P.P.S. Per chi non si accontenta, la festa continua con Streets of Rage III, episodio se possibile ancor più tamarro e impegnativo dei precedenti due (e ben più delirante nella trama); la scelta di dedicare il post al secondo episodio dipende dal fatto che è stato questo capitolo della saga a costituire la vera svolta nel panorama videoludico - un po' com'è stato per Street Fighter 2.

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