Eccomi qua, come primo post della mia avventura di Momenti Ibridi vorrei postare i miei migliori album del 2009. Premetto che è una classifica totalmente personale, ed essendo io amante delle schitarrate di violenza sarò bannato dai miei compagni di post e sarò insultato dalla maggior parte dei visitatori del blog ma non fa niente!! Ah, non ho dato dei voti o delle posizioni perché non ho un album preferito o meno...andiamo ad elencare:
ANIMALS AS LEADERS
"Animals as Leaders"
Etichetta: Prosthetic Records
Ultimo entrato nella mia cdteca e ringrazio Santa per la piacevole illuminazione su questo progetto solista di Tosin Abasi (ex Reflux), chitarrista virtuoso ma con tanto gusto. Trattasi di un cd strumentale interamente arrangiato da Tosin, composto da 12 brani strumentali, ma non per questo si tratta di un cd per aspiranti shredder. Lo stile musicale rimanda ad atmosfere degne di un cd dei Meshuggah (Infatti per la batteria viene usato The Metal Foundry SDX, un pacchetto di synth di batteria per Superior Drummer 2.0 In cui vi è una serie di samples registrati da Thomas Haake, batterista dei Meshuggah) merito anche del suono della chitarra a 8 corde che qui viene utilizzata con grande maestria da Tosin. Infatti la chitarra non viene solamente utilizzata per creare un tappeto sonoro ma viene impiegata per parti solistiche veramente interessanti; difatti la differenza la fa la versatilità di Tosin, capace di alternare parti veramente cattive ad aperture melodiche inaspettate e non usuali. Appunto per questo il cd non è di difficile ascolto nonostante il livello tecnico delle esecuzioni rimanga molto elevato. Personalmente sono rimasto colpito dalla traccia di apertura del cd (Tempting Time) ma sorpreso all'ascolto della traccia N°4 (On Impulse): una ballad melodica ma non banale. In fin dei conti un bel cd per chi si diletta con virtuosismi ma anche per chi è amante dei pezzi mosh, difficilmente non vi verrà voglia di muovere la testa (ah, rigorosamente a tempo dispari!!!).
MASTODON
"Crack the Skye"
Etichetta: Relapse Records
Per chi non li conoscesse questi quattro ragazzi di Atlanta spaccano veramente i deretani!! Il loro metal fatto da un insieme di influenze che vanno dai Neurosis fino al progressive anni 70 nel 2009 hanno sfornato un album DELLA MADONNA!!! Con all'attivo già 3 album che ne sanno, nel 2009 hanno deciso di fare il botto, e che botto!!!
Con la supervisione di Brendan O'Brien (che ha prodotto di tutto, dai Pearl Jam agli Incubus) hanno prodotto il loro, a mio modesto parere, miglior disco della carriera. Lasciata da parte la vena viulenta dei loro precedenti lavori si sono concentrati sulla parte melodica del loro genere. Troy Sanders ha abbandonato il cantato simil-growl e in quest'album si dedica al pulito supportato dal batterista Brann Dailor mentre alla voce sporca ci pensa il chitarrista/boscaiolo Brent Hinds. L'album si apre con l'epica Oblivion dove l'influenza del progressiva si sente sin dall'intro e riemerge nel ritornello e nell'assolo. La seconda traccia, Divinations, si apre con il banjo che trae in inganno l'ascoltatore, lasciando subito posto alla chitarra distorta che ci porta in una spirale di violenza sonora tipica delle prime produzioni del quartetto di Atlanta. Poi nell'album si susseguono episodi che spaziano tra il trash e lo sludge metal tipico dei Neurosis e Melvins. Mai ripetitivi sin dalle copertine dei cd (che lasciano trasparire i concetti che stanno dietro ad ogni produzione: Leviathan = Acqua; Blood Mountain = Terra; Crack the Skye = Cielo) i Mastodon sanno rinnovarsi in ogni cd, aggiungendo quel tocco di originalità che ultimamente nel mondo del rock sembra mancare... In attesa del 4°elemento consiglio di andarli a vedere il 4 di febbraio, quando questi quattro spaccheranno il cielo (e non solo) di Milano.
BARONESS
"Blue Album"
Etichetta: Relapse Records
Preso a scatola chiusa (ipnotizzato dalla copertina e da un paio di pezzi sentiti sul myspace) posso dire che mai acquisto fu più azzeccato di questo, acclamato dalle riviste del settore come il più bell'album del 2009, posso dire che questo è un cd PAUROSO (nel senso buono) !!!!!!
Questi 4 ragazzi di Savannah sanno fare veramente del buon rock e ve lo fanno sentire!!!!! Con il loro genere che si ispira al metal ma strizza l'occhio allo stoner dei Queens of the Stone Age e al punk vecchio stile, questi signori non hanno tradito le aspettative di chi li ha conosciuti con il Red Album del 2007 e hanno sfornato questo LP veramente eccezionale!! Voce roca e potente, chitarre pesanti e ritmiche violente fanno si che questi quattro trasmettano la loro passione nel fare musica all'ascoltatore e lo fanno capire dal primo all'ultimo brano. Il cd è composto da 12 pezzi che alternano sfurriate di chitarra elettrica a eleganti brani acustici, e nessuno è mai banale; ascoltatevi A Horse Called Golgotha o The Sweetest Curse per ascoltare quanta energia vi è in questo gruppo, oppure Steel That Sleep the Eye per rimanere colpiti dalla versatilità dei Baroness. Un consiglio spassionato per ogni feticista dell'originale: andate a comprare i cd originali di questo gruppo, per 2 semplici ragioni: primo per supportare i nuovi gruppi (e questo merita) e secondo per godere appieno delle splendide copertine che il chitarrista/cantante disegna personalmente.
PEARL JAM
"Backspacer"
Etichetta: Monkeywrench/Universal
Beh, cosa dire...chi non conosce i Pearl Jam? Ogni essere umano pensante e con un po' di passione per la buona musica ha almeno una volta nella vita avuto come colonna sonora di un particolare momento una canzone dei Pearl Jam? chi non riconosce ad orecchio la voce di Eddie Vedder, o la chitarra di Stone Gossard o di Mike Mccready? Dai tempi di Ten che il quintetto di Seattle ci delizia con album che sono delle piccole gemme, mai un qualcosa di fuori posto o risentito, mai un'armonia banale o un brano al di sotto della media, ma non siamo qui per parlare della biografia della band...
Dopo 3 anni di attesa ecco qui l'ultima fatica della band di Seattle, un cd secco, asciutto, fatto per suonare in situazioni live e con dentro tanta energia da fare invidia ai gruppi sopracitati. Infatti questi splendidi 40enni (se non anche di più) hanno fatto un cd veramente rock, ascoltandolo sembra di ritornare indietro nel tempo, quasi ai momenti in cui fecero uscire Vs di cui questo cd sembra il successore. Un cd da poco più di mezz'ora ma con tanta intensità e diciamo anche un po' di solarità. Unica pecca forse la data di uscita: il 18 di settembre, ormai sul finire dell'estate, perche da quest'album si potevano estrarre benissimo canzoni che potevano essere delle colonne sonore per la bella stagione; già il singolo che ha anticipato l'uscita, The Fixer, riporta alla mente immagini di spiaggia, surf e California; uguale il richiamo in Amongst the Waves, ottima colonna sonora in un viaggio in auto, magari avendo come meta l'oceano...non manca poi la ballata, Just Breathe, che a detta di Eddie Vedder :"E' la cosa più vicino ad una canzone d'amore che io abbia mai scritto", c'è poi Johnny Guitar, pezzo dedicato all'amico Johnny Ramone, scomparso nel 2004, Il resto del cd si compone di tracce rock di grandissimo carattere, come d'altra parte i Pearl Jam ci hanno abituato in questi anni, ma in questo caso senza troppe sperimentazioni sonore, solo chitarra, basso, batteria, voce e poco altro in più. La produzione dell'album è stata affidata a Brendan O'Brien ormai diventato una specie di "produttore personale" dei Pearl Jam. Anche in questo caso consiglio l'acquisto del cd originale, che contiene una traccia CD-Rom con il link per poter scaricare gratuitamente 2 interi concerti della band in formato mp3 da una lunga lista di date , e vi garantisco che ascoltare un live dei Pearl jam è un'esperienza da brividi, sperando che in questo 2010 facciano una capatina anche in Italia...
LES CLAYPOOL
"Of Fungi and Foe"
Etichetta: Prawn Song
Chi non ha mai sentito parlare dei Primus? Rinfreschiamoci la memoria: Storica band dell'underground californiano attivi dal 1989, capaci di fondere il metal e il funk in uno stile eclettico e unico denominato Psychedelic Polka ed essere autori di canzoni tipo My Name is Mud o Shake Hands with Beef ed essere i precursori del Nu-Metal...Forse i più giovani li avranno sentiti nella sigla d'apertura del cartone animato South Park...ecco, vi state ricordando? Bene, qui di fianco è raffigurata la copertina del 2°cd del Bassista/mente dei Primus: Les Claypool.
Già conosciuto per le sue doti di bassista e per i suoi millanta progetti paralleli (Tra cui spicca il progetto Oysterhead Assieme al chitarrista dei Phish Trey Anastasio e a nientepopodimeno che Steward Copeland dei Police) in questo cd abbandona le atmosfere funk e si dedica alla sperimentazione. Si, in effetti questo cd si distacca molto dal primo lavoro solista di Les Claypool, qui si possono trovare atmosfere tipiche di un lavoro di Tom Waits (strumenti vari e casuali), folk, ma tutto in stile comico-demenziale tipico dei testi di Claypool.
La prima canzone, Mushroom Men, è stata scritta da Les per un videogioco in cui un meteorite cade sulla terra e dona intelligenza ai funghi...ditemi voi cosa ci si può aspettare da un uomo cosi!!! Poi in questo album aumenta la serie di strumenti strambi suonati da Les: dopo il Wamhola e il bass banjo ecco che si aggiunge il bass dobro...un basso con risuonatore resofonico...insomma, avete presente la chitarra con lo scolapasta al posto della buca? Ecco, fatela diventare un basso!!! Geniale no? O semplicemente fuori di testa? Boh...
Testi demenziali, musica stramba, suonata con strumenti incomprensibili ma fatta bene!! Una marchio di fabbrica è la voce "particolare" Les Claypool e la maestria con cui suona i vari strumenti sopracitati, poi quando si mette in coppia con Heugene Hutz, cantante/cantautore dei Gogol Bordello, la festa si scatena!!! Infatti con la loro Bite Out of Life difficilmente non muoverete la testa o il culo!!! Ed anche qui se volete saperne di più, l'11 marzo Les Claypool terrà un concerto all'Alcatraz di Milano, quindi se siete incuriositi da quest'artista consiglio vivamente la presenza a quest'evento!!!
ZU
"Carboniferous"
Etichetta: Ipecac Recordings
Sperimentazione estrema, noise, jazz-core,math-jazz; qiesti sono i generi affiancati agli Zu, band romana composta da un'originale line-up: batteria, basso e sax baritono. Qui si parla di un gruppo storico dell'underground romano, ormai attivi da più di un decennio, vantano collaborazioni con artisti di tutto il mondo: da Mike Patton ( che gli ha portati in tour mondiale e che li ha messi sotto contratto con la sua etichetta) a Geoff Farina (ex Karate, nel progetto Ardecore) , 12 cd e apprezzamenti da musicisti del calibro di John Zorn (il quale ha detto di loro: "Avete creato una musica potente ed espressiva che spazza via totalmente ciò che molti gruppi fanno in questi giorni!"). Ma veniamo all'album: 10 brani di materia oscura, viscerale, in alcuni tratti claustrofobica, che il terzetto romano manipola creando mille sfumature di nero...Album reso più interessante dalle collaborazioni di Mike Patton e Buzz Osborne (Melvins) che aggiungono pregio a questo cd.
La batteria irregolare, un uso forte del basso e del sax effettati creano delle sonorità che di primo impatto risultano potenti, ma ascoltando più attentamente si possono sentire grandi capacità tecniche da parte di ogni singolo musicista. Il cd si apre con "Ostia", brano veloce, diciamo quasi "da rave" nonostante i toni cupi...io consiglio "Chthonian", impreziosita dalla presenza alla chitarra di Buzz Osborne, "Beata Viscera" con il tappeto ritmico di chitarra e basso veramente imponente, "Soulympics" con Mike Patton alla voce. La genialità di questo terzetto però, oltre che nel cd, viene espresso meglio nei live dove il livello tecnico dei singoli musicisti viene esponenzialmente elevato...sono rimasto colpito dalla precisioni dagli stacchi, dalla potenza dei suoni, dalla precisione metrica dei musicisti. Mai uno stop sbagliato, un'imprecisione a livello di tempo o una mancanza di omogeneità durante l'esecuzione del brano...semplicemente perfetti...consiglio a chiunque di andarli a vedere, non ne resterà deluso...Per concludere, un cd più sobrio degli altri ma ciononostante un prodotto assolutamente di una qualità ineccepibile...per chi vuole prendere un treno in faccia ed essere felice (metaforicamente parlando)!!!
Enjoy e buon 2010...
Pablo
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2 commenti:
Bella Pabel.. sopratutto per l'album dei Baroness che lo reputo forse il miglior disco del 2009.
aha grande pablo, che sfodera un post straserio!
cmq fighi sì i barones, li sto scoprendo adesso. e appoggio anche i mastodon.
yo
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