mercoledì 23 febbraio 2011
Caso - Tutti Dicono Guardiamo Avanti
Premessa: questa non vuole essere una recensione, è solo un'opinione personale su un disco, ma in fondo cosa sono le recensioni se non punti di vista soggettivi? quindi forse lo è, però non mi piace chiamarla così, che mi sembra troppo pomposo, quindi facciamo che sono solo quattro parole su un bel disco.
Ci sono album che ti fanno stare bene, che ti migliorano la giornata, e che ogni volta che li metti su ti fanno tirare un sospiro di sollievo e dimenticarti delle cose che non vanno, o alcune frasi di canzoni che ogni volta che le ascolti ti fanno letteralmente venire la pelle d'oca, o perlomeno a me succede così.
Ci sono cantautori/band che ascoltandoli ti sembrano sinceri, pieni di passione, con attidudine potrei dire.
Tutti Dicono Guardiamo Avanti e Caso mi hanno fatto questo effetto, ma non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di spiegarlo, basta ascoltare Aranciata Amara (canzone che faceva parte, insieme a Fiato Corto, di un singolo scaricabile dal suo sito), per capire qualcosa di Caso, dell'onestà con cui scrive e suona.
Fiato Corto, dicevo, è un'altra canzone fantastica, commovente, mentre Discorso Diretto la trovo tanto dolorosa quanto bella; no davvero, ascoltatelo, perchè spiegare la bellezza di un disco e delle canzoni che si trovano all'interno non è comunque abbastanza per capire.
Poi, cazzo, mi dà persino fastidio citarlo qui, smettetela accomunarlo a V.B., il fatto che due cantautori si esprimano con gli stessi mezzi, non vuol dire che abbiamo qualcosa in comune o che la loro musica o testi si somiglino, non si assomigliano, ebbasta mo; sono convinto che chi abbia accostato i due non sia andato oltre un ascolto superficiale.
E poi basta vederlo suonare per apprezzarlo ancora di più, quando si stacca dall'ampli per creare una situazione più intima, per suonare "come in cameretta".
Bravo Caso, bella lì.
fuoritono.wordpress.com
E mi sembra giusto menzionare anche le etichette che hanno aiutato Caso nell'uscita del cd:
In Limine
limine.altervista.org
Klas Production
klasproduction.noblogs.org
Fumario Records
fumaio.wordpress.com
Que Suerte
myspace.com/quesuerterecords
Fiocco azzurro in da family!
domenica 2 gennaio 2011
giovedì 9 settembre 2010
Pensieri paradossalmente inutili e privi di valore. TEMPO PERSO.
...Ho letto un articolo che parla dei crimini di guerra commessi da 5 soldati USA in Afganistan.
Ed ho colto l'occasione per esprimere dei pensieri...
pensieri banali...
pensieri di tutti...
ma pensieri che vengono sempre messi da parte...
e sinceramente, penso che sopprimere certi pensieri sia sintomatico di intelletto nella realtà in cui viviamo.
Perchè una persona di intelletto evita di sprecare fiato, quando sa che è solo tempo perso...
sfortunatamente, come sapete, io non sono una persona troppo acuta:
Ogni guerra non ha una vera ragione per esistere...
ogni conflitto viene studiato a tavolino unicamente in nome dell'economia.
Senza certi soggetti crollerebbe il capitalismo, crollerebbe il sistema.
Ecco il motivo per cui esistono i soldati. Per far capitale.
(che scoperta, direte voi... ma è proprio questo il punto... tutti lo sanno e tutti lo tollerano)...
li chiamano eroi, ma io vedo solo degli assassini.
Decerebrati mentecatti figli di puttana. Caricature di ultras dotati di armamenti.
I civili morti sono un sacrificio calcolato, chissene frega! ...ciò che conta è assicurarsi che le mani occulte non debbano rinunciare a qualche triglione di dollari. ...e ovviamente che ognuno possa continuare la sua vita con un cellulare nuovo all'anno.
Un sentito grazie a ogni bastardo ritardato che si identifica in una fazione, come se davvero contasse qualcosa!
...come se non fosse solo per un fortuito caso che sei nato in uno stato invece che in un altro...
Sciovinisti del cazzo.
Non sono io ad essere anarchico o ateo.
Siete voi che vi illudete di appartenere a qualcosa.
Riducete l'esistenza di ogni creatura al servizio di un fantasma.
Soggiogati da falsi ideali spogliate l'uomo di ogni valore.
La nomea passa da killer a EROE quando l'omicida viene legittimato ad agire da un governo.
Guardate i primi 50 secondi di questo video... ecco un soldato legittimato ad agire:
...Grazie a lui non potrò nemmeno ascoltare più i bloodhound gang senza pensare alla sua faccia di cazzo.
Invadono una nazione, polverizzando ogni cosa... bruciando tutto col napalm.
ASSASSINANDO MIGLIAIA DI CIVILI...e li applaudiamo.
Poi nella più bieca ipocrisia e nel trionfo del paradosso inorridiamo quando il gatto inizia a giocare con i topi solo per divertimento.
Sopprimete quei 5 psicopatici dell'articolo che ho letto senza perder tempo a pensare.
Pensate a come mai si trovavano li... pensate a chi ce li ha mandati...
e pensate che fine dovremmo fare tutti.
ps: sono felicissimo di aver offeso chiunque si sentirà offeso.
lunedì 6 settembre 2010
RVIVR + OFFSHORE RADIO + guest @ Ligera, Milano 29/9/10
RVIVR
http://rvivr.wordpress.com/
http://www.myspace.com/rvivr
usa punk rock ex Latterman, Shorebirds
You can download their full album HERE
OFFSHORE RADIO
http://offshoreradio.virb.com/
uk punk rock between Clash and Leatherface
SORRY WE ARE SILLY
Milano melodic punk rock
Ingresso: 5 euro
inizio ore 22.00
@ Ligera Cafè
via Padova 133 Milano
Spourk boocchin!
sabato 17 luglio 2010
Dude, pass the porro! ovvero la musica dei fattoni globali
(http://www.myspace.com/budzillus)
E capisco tutto.
Col cazzo che il futuro della musica per radicalchic è l'elettropop anni '80. Quello, semmai, è il canto del cigno di una generazione di provinciali che ha scoperto la città da due giorni e pensa di aver capito tutto della vita.
Col cazzo che nerd is the new sexy. Per quanto uno che assomiglia a Clark Kent con la barba riesca oggi a ottenere più facilmente un blowjob da parte di una ventenne ubriaca nel cesso di una discoteca rispetto a 5 anni fa, a breve verrà rispedito da dov'è venuto: divertiti adesso campione, i tempi dei tornei a Halo III il giovedì sera stanno tornando.
Il futuro della scena sono i Fattoni globali!
Chi sono i fattoni globali? La ricetta è semplice: prendete i cari e vecchi fattoni che incontravate alla Festa dell'Unità quando ancora aveva un senso. Aggiungete un (bel) po' di positivismo informatico e migliore conoscenza della lingua inglese. Ricoprite il tutto con un atteggiamento cinico e disilluso da blogger incallito. Una spruzzata di terminologia aggiornata e riferimenti culturali rinnovati, et voilà, il fattone globale è pronto a entrare in campo e ad appizzarsi un ceyloom alla faccia di tutte le aberrazioni vintage della scena alternativa dello scorso decennio.
Fate due conti: ormai tutti hanno fatto almeno una vacanza da backpacker in vita loro, e quindi chiunque oggi ha la possibilità di vantare esperienze di quasi-anarchia sul curriculum. Il prezzo della tecnologia nei paesi occidentali ormai è accessibilissimo, così come la possibilità di essere connesso e sapere cosa va nel resto del mondo. Anche chi non si è mai mosso dal paesello sperduto nella Valsugana ha ormai amici su Facebook provenienti da ogni parte del globo. La Spagna ha vinto i mondiali. La Repubblica Ceca ha depenalizzato il possesso di un certo quantitativo (abbondante) di sostanze. Il prezzo delle All Star si è decuplicato negli ultimi 10 anni, mentre quello dei sandali di cuoio è rimasto stabile.
Era ovvio che andasse a finire così.
Se il folk è il nuovo punk, questo è il nuovo indie. Serve solo che qualche autorevole giornalista dia un nome a questa accozzaglia di stili e generi musicali provenienti da mezzo mondo, ed è fatta.
Quindi amici miei, io vi avviso, è meglio che iniziate a prepararvi. Tagliatevi le frange e fatevi i dreadlocks, gettate le camice a quadri e procuratevi dei maglioni di lana grossa, e soprattutto, per il vostro bene, eliminate quei maledetti pantaloni stretti che stanno malissimo all'80% della popolazione occidentale che non è sottopeso. I pantaloni larghi di lino sono più comodi, più freschi, e potete tenere in tasca molte più cose senza rischiare che queste vi penetrino nella coscia schiacciate dal tessuto tiratissimo.
Per i prossimi 10 anni siamo a posto così.
Hasta pronto!
Fede
martedì 13 luglio 2010
Lost è una cagata pazzesca
Chi mi conosce sa che di solito salvo qualcosa di tutto, anche dei The Used. Tuttavia in questo caso non ho potuto evitare di fare alcune doverose riflessioni:
1. Se basi la forza di una serie sull'aspettativa verso quello che capiterà dopo, è ovvio che il finale sia importante. Scrubs è costruito su puntate autoconclusive, e molte di queste sono belle a prescindere da come sarà la fine. Lost ti spinge a volerne ancora perché vuoi sapere cosa succederà. E cosa succederà? Niente che non sia stato già raccontato diecimila volte in diecimila salse diverse.
2. La mente dell'uomo moderno si sta abituando sempre di più a gestire la complessità e allo stesso tempo ad apprezzare la semplicità quando questa funziona meglio nel raggiungere lo stesso scopo. Quando la complessità viene usata per adescare la mente umana, lasciando intendere che raggiungerà uno scopo sconvolgente, e poi abbandona il campo in favore di un nuovo scopo creato ad hoc per poter essere raggiunto con mezzi semplici, la mente umana ha il diritto di dubitare delle effettive capacità della complessità di raggiungere un qualunque tipo di scopo. Questo incita alla pigrizia.
3. Il tema "l'eterna lotta tra il bene e il male", nel 2010, ha rotto il cazzo. Soprattutto quando le premesse portano per 5 serie in un'altra direzione. Inoltre questo tipo di mentalità dicotomica conduce al radicalismo ideologico e all'odio razziale.
4. Utilizzare spezzoni delle serie precedenti per commuovere gli spettatori distraendoli dalle inconsistenze delle risposte fornite nell'ultima puntata è dilettantesco.
5. Il modo in cui hanno sbolognato alcuni personaggi che dalle premesse dovevano essere importantissimi, facendoli finire a fare cose inutili e senza motivo, ricorda molto ciò che hanno fatto nel film di Street Fighter (aka uno dei film più brutti mai fatti) con il "dottor Dhalsim".
Concludento (dato che mi dicono che scrivo post troppo lunghi), JJ Abrams è uno stronzo.
Peace,
Fede
Ti stimo tantissimo...
Organizzata per tempo la spedizione con Spurk, Mazza, Trulla ed il Bighe lunedì sera si parte con la curiosità di sentire questo gruppo, acclamato dalle riviste di settore come "la rivelazione nel panorama rock alternativo" il cui 2°cd (di cui ne ho parlato nel mio primo post: "Angolo carne cruda") è stato definito dagli addetti sel settore come il miglior album del 2009. Arrivati al Magnolia subito si sono fatte sentire le zanzare, ormai ospiti fissi all'interno del parco dell'Idroscalo, ma il nostro caro Spurk, con il suo immancabile zaino ci ha allietato la situazione offrendo un po'di Off a tutti. Ecco che salgono sul palchetto gli Shinin'Shade: quartetto di Parma che allieta la folla con il suo rock molto '70. Ad un certo punto, mentre tutta la compagnia era ipnotizzata dalle note psichedeliche del gruppo, faccio notare al Bighe la presenza a bordo palco del cantante dei Baroness, intento a fotografare i musicisti. Ecco che il Daniele chiama a raccolta tutti e si butta all'inseguimento del leader della band con l'intenzione di fare una foto insieme. Troviamo John dietro il palco, intento a fotografare il batterista; ed ecco che il Bighe si avvicina e, tirandogli la maglietta come un bambino farebbe al suo papà, fa notare al cantante la nostra presenza e le nostre intenzioni. Lui, stupito si presenta con un gutturale: "Nice to meet you, guys" e si lascia volentieri fotografare...
Finito con gli Shinin'Shade la gente inizia a prendere posto ed il piazzale antistante al palco inizia a riempirsi, la gente non è tanta ma vagando sono tutti ansiosi di ascoltare la band americana. Do una sbirciata al banchetto del merchandise: oltre alle magliette e ai cd rimango colpito dalla presenza dei vinili ma soprattutto dalla presenza delle stampe che il cantante disegna con tanto di firma e numero di serie. Ma è arrivato il momento della band di punta...ed ecco che salgono sul palco i membri della band, e dopo un veloce line check John e Pete iniziano ad arpeggiare le note di Bullhead's Psalm e, giunti al culmine, allacciano subito la seconda traccia del Blue Record: The Sweetest Curse. qui non ci sono cazzi, il pubblico inizia a cantare ed a incitare la band, loro ne rimangono stupiti e incitano a loro volta la folla...Ma l'apice si è toccato quando hanno accennato le prime note di Isaak, un boato ha percorso il pubblico, e alla prima parola in molti ci hanno lasciato la voce (me compreso) ma ciononostante è stata cantata dall'inizio alla fine. Suoni paurosi, precisione estrema, pulizia nell'esecuzione ma soprattutto l'energia e la passione che questo gruppo ha trasmesso durante il live hanno colpito non solo me ma tutti quanti e, dopo un'ora e mezzo di concreto in cui la band ha eseguito quasi tutte le canzoni dei 2 album (memorabile l'esecuzione del brano A Horse Called Golgotha, dove la band ha fatto cantare il ritornello al pubblico) hanno lasciato il palco. E qui è successo qualcosa che mi ha colpito profondamente: dopo che il gruppo ha lasciato il palco la folla ha iniziato a chiedere il bis; io che mi trovavo di fianco al palco ho visto la faccia del cantante chiedersi che cosa volesse dire quello che in quel momento il pubblico dicesse, ecco che arriva uno dello staff del magnolia che gli spiega il significato: la faccia del cantante si illumina e dalle sue labbra asce un "Oh My God" di stupore misto a gioia, prende gli altri della band e li porta sul palco e prende possesso del microfono e inizia a parlare; per quel poco che ne capisco io di inglese il suo discorso mi ha colpito e mi ha fatto capire la passione viscerale che questa band mette nel portare in giro la propria musica. Non è stato un discorso da leccaculo del tipo: "vi amiamo, siete il miglior pubblico, ora dopo che vi ho leccato un po'il deretano vi faccio 2 pezzi almeno siete contenti" ma innanzi tutto ha esordito con un "I Can't believe" poi ha dichiarato che non si aspettava un'energia così intensa dal pubblico, non si aspettava che conoscessero le canzoni, non si aspettava che in Italia ci fosse così tanta gente che amasse e supportasse la loro musica e non si aspettava il calore con il quale il pubblico li ha accolti...ha ammesso anche che se l'avessero saputo prima in Italia ci sarebbero passati più spesso...ha esortato tutti i presenti nel credere nella musica e nel supportare chi fa della buona musica e ha ringraziato tutti, dallo staff al pubblico per quello che hanno fatto per permettergli di suonare qui e ha promesso di passare più spesso in Italia...Beh, io che sto scrivendo questo post non posso farvi capire la sincerità con cui John ha detto queste frasi, ma tutto questo discorso ha colpito il pubblico che si è stretto attorno al palco cercando di stringere le mani della band...che per ringraziare ha suonato tutto l'ep A Grey Sigh in a Flower Husk, primo ep che compone la sequenza dei colori/titoli degli album della band. Alla fine, non contenti, hanno suonato il primissimo pezzo composto con il nome Baroness. Qui concludono il concerto con John e il bassista Summer che si lanciano sul pubblico. Appena tornano dietro le quinte il Bighe si lancia sul cantante per fargli i complimenti e per fare ancora qualche foto insieme..loro tranquillamente si lasciano fotografare e parlano con la gente lì attorno, vengono offerte birre e sigarette, per niente presi dal loro stato di "band di successo" vanno in giro per il Magnolia a stringere mani, a chiedere pareri sul concerto, a scambiare 4 chiacchere con la gente. Questa disposizione per i fan mi fa capire ancor di più quanta passione c'è, in questo gruppo, per la musica e per la gente che l'ascolta. Lasciamo il Magnolia con la soddisfazione di aver visto un bel concerto con un gruppo che fa della passione per la musica la sua arma migliore...e questo è tutto...
Da Pablo & John!!!!
P.S. : vi lascio con 2 video della serata..
mercoledì 30 giugno 2010
Wax Phantom
Lasciamo a loro le presentazioni:
Wax Phantom is a 4-piece pop-punk rock band from Long Island, NY. members of: Small Arms Dealer, Iron Chic, Jonesin' & also includes Beaker's member.
Insomma il punk rock come piace a noi di M.I.
Il loro EP è in free download qui
Check it out!
Spourk